La Strada del Chianti, un viaggio tra i vigneti toscani

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La Toscana non è solo Firenze, Siena e Pisa…Ma anche molti famosi riferimenti gastronomici. Infatti, la regione produce il famoso Chianti, un vino conosciuto in tutto il mondo. Scoprite i vigneti toscani e la Strada del Chianti, ricca di storia e di meraviglie.

La Toscana è una regione meravigliosa, con un incredibile patrimonio, è sulla lista dei luoghi da visitare di molti viaggiatori che vengono a scoprire Firenze, Pisa o Siena. I suoi borghi arroccati sono i testimoni di un passato medievale, oltre che luoghi imperdibili per i visitatori.

Quando sentiamo parlare della Toscana però, pensiamo anche al Chianti, il vino italiano più famoso. Tuttavia, molte persone non sanno che questo pilastro della dolce vita non è unico. Infatti non esiste un solo Chianti, ma diversi e tutti ugualmente gustosi.

Protetti dalle varie denominazioni (DOP, DOC, IGP, ecc.), ci sono ufficialmente una ventina di vini diversi. Una diversità affascinante, che vi invitiamo a scoprire durante il vostro soggiorno. Andiamo a scoprire la Strada del Chianti, per un viaggio nel cuore dei vigneti toscani!

Greve in Chianti, culla del Chianti classico

Giorno 1:

  • Città di partenza: Firenze
  • Arrivo: Greve in Chianti
  • Da visitare: il centro storico, Enoteca Falorni, museo del vino, Castello di Verrazzano
  • Tempo consigliato: tutto il giorno

Questo viaggio inizia a Firenze, il capoluogo della regione. Tuttavia, non abbiamo tempo per soffermarsi sulla città dei Medici. Un programma intenso ci aspetta a 27 km a sud della città. Dopo circa 40 minuti, vi troverete in mezzo ai vigneti dove si produce il Chianti classico. Dietro questa denominazione di origine controllata e garantita, c’è una piccola regione: il Chianti. Qui, dal XII secolo che si produce questo vino.

Anche la sua composizione si distingue dagli altri, dato che il Chianti classico usa molti meno vitigni degli altri. Infine, la bottiglia e la confezione (condivisa con il Chianti DOP), a forma di bonbon e ricoperta dal fiasco (un piccolo cestino di vimini), che lo rende riconoscibile.

Chianti classico

La famosa bottiglia classica del Chianti – Foto: Shutterstock – Pixeljoy

Per scoprire tutti i segreti di questa microregione e della sua bevanda, recatevi a Greve in Chianti, un bellissimo villaggio circondato da vigneti. Il suo centro storico rappresenta esattamente l’immagine che abbiamo della Toscana. Case colorate immerse nel cuore di stradine pittoresche che portano tutte allo stesso posto: la piazza del paese.

Un luogo speciale, che ha un legame unico con il vino. Infatti, i Grevigiani respirano Chianti, lavorano il Chianti e bevono Chianti.

Greve in Chianti

Greve in Chianti, un paese nel Chianti – Foto: Shutterstock – Filk

Per vederlo di persona, andate all’Enoteca Falorni, lo storico negozio di vini di Greve in Chianti. Dopo aver scoperto il vigneto, la cantina e di conseguenza i segreti del lavoro della famiglia, è il momento della degustazione. Al palato, ha un gusto fiorito, con aromi di viole, infine i frutti rossi che stimolano le papille gustative.

Un gusto dovuto alla qualità delle uve, lavorate alla perfezione dalla famiglia Falorni.

Greve in Chianti

A sinistra: i vigneti di Greve in Chianti | A destra: l’Enoteca Falorni – Crediti fotografici: Shutterstock – Emily Marie Wilson | katuka

Mentre una visita alla cantina ci ha rivelato l’amore della gente del posto per il vino, la spiegazione di ciò non ci è ancora chiara. Per rimediare, i Falorni vi invitano a continuare la visita al Museo del Vino. Qui conoscerete la storia della provincia, che è fortemente legata al prodotto locale. Vi verrà anche raccontato come i Papi hanno contribuito a rendere popolare il Chianti classico in tutto il mondo, fino a renderlo un punto di riferimento.

Ripercorrendo i secoli, scoprirete come i metodi di raccolta e produzione si siano evoluti, pur mantenendo il carattere tradizionale e familiare che rende il Chianti un vino unico.

Museo del vino di Greve in Chianti

Museo del vino di Greve in Chianti – Photo credit: Facebook – Museo del vino – Greve in Chianti

Infine, per concludere la giornata continuate sulla Strada del Chianti per scoprire un’altra gemma di Greve: il Castello di Verrazzano che prende il nome da una grande famiglia locale, che ha contribuito notevolmente alla fama della regione e del suo vino. Una residenza sublime, persa nel cuore di un ambiente idilliaco, come solo l’Italia sa offrire.

È anche l’occasione per conoscere un po’ di storia della Francia, poiché Giovanni da Verrazzano, famoso esploratore, servì la corona francese. Francesco I scelse il toscano per partire alla scoperta dell’America, nella speranza di trovare una via per l’Asia. Una missione che finì in un fallimento, tanto che il re di Francia scelse di sostituire Giovanni con un altro esploratore: Jacques Cartier.

San Gimignano e la sua preziosa Vernaccia

Giorno 2:

  • Città di partenza: Greve in Chianti
  • Città di arrivo: San Gimignano
  • Luoghi da visitare: Piazza del Duomo
  • Tempo consigliato: tutto il giorno

Dopo una notte di sonno per ricaricarvi, è ora di ripartire sulle Strade del Chianti per scoprire un nuovo vino. Direzione la provincia di Siena e l’affascinante paese di San Gimignano. Conosciuta per le fortificazioni e la bellezza delle sue strade, San Gimignano è un perfetto esempio di ciò che rappresenta la Toscana.

Per prima cosa, prendetevi il tempo di passeggiare per il borgo e ammirare il suo patrimonio medievale. Dalle mura al Duomo, attraverso le strade strette e ripide San Gimignano vi porterà indietro nei secoli.

San Gimignano

A sinistra: una delle tante stradine di San Gimignano | A destra: la Piazza del Duomo – Crediti fotografici: Shutterstock – Catarina Belova | Feel good studio

Ma è un grave errore pensare a San Gimignano solo come a una città medievale. Certamente la città ha una reputazione in questo settore, ma è anche una vera e propria zona di produzione di vino (anche molto buono).

L’avrete intuito al vostro arrivo, e poi durante la vostra visita dei bastioni, poiché il paese domina una valle ricca di vigneti. Un vigneto particolare, poiché si ferma ai limiti del paese. Ciò rende la Vernaccia di San Gimignano uno dei Chianti più rari.

Panorama di San Gimignano

Il vigneto di San Gimignano, che apre la strada alla città – Foto: Shutterstock – Botond Horvath

…ma non solo! La Vernaccia ha una grande sorpresa in serbo per voi. Per scoprirlo, andate in uno dei tanti ristoranti della città. Approfittate dell’ambiente per prendere un aperitivo e chiedete direttamente un bicchiere di Vernaccia. Dopo qualche istante, un cameriere ritorna con i vostri bicchieri. Ma dov’è il rosso rubino? Il cameriere si è sbagliato?!

Beh, no! La Vernaccia di San Gimignano è sì un Chianti, ma un vino bianco! Il suo nome deriva dal vitigno, un’uva bianca che rappresenta il 90% della sua composizione. Gustatevi questo vino, il cui retrogusto amaro si presta perfettamente per accompagnare gli aperitivi.

Vernaccia di San Gimignano

Bicchieri di Vernaccia di San Gimignao, un Chianti…ma bianco! – Credito foto: Shutterstock – Golubov.Ivana

Dopo un pasto abbondante, godetevi una passeggiata per le stradine di San Gimignano per scoprire tutta la zona. Prima di ripartire per il vostro alloggio, fermatevi alla Piazza della Cisternia per provare una delle altre specialità del paese, il gelato. Il problema, è che ci sono due gelaterie nella piazza: la gelateria Dondoli e la gelateria dell’Olmo.

Un altro problema è che le opinioni su Internet non vi aiuteranno a decidere, dato che entrambe sono già state elette “Miglior gelateria del mondo”! Quindi dovrete assaggiarli entrambi per scegliere la più buona. Terribile, vero?

Il Vino Nobile di Montepulciano, re dei riconoscimenti

Giorno 3:

  • Città di partenza: San Gimignano
  • Città di arrivo: Montepulciano
  • Da visitare: Piazza del Campo, vicoli del centro storico, il Duomo di Siena, il centro storico di Montepulciano, la Chiesa di San Biagio, Piazza Grande
  • Tempo consigliato: tutto il giorno

Dopo esservi svegliati in un agriturismo di San Gimignano, e aver gustato una ricca colazione sulla terrazza affacciata sui vigneti e le mura, è ora di mettersi in viaggio sulla Strada del Chianti. Oggi visiteremo ben due tappe, entrambe importanti. Direzione Siena, situata 41 chilometri più a sud.

Questa mattinata sarà di puro turismo, per fare una piccola pausa dal vino. Inoltre, passare per la provincia di Siena senza visitare la città è un’eresia. Una volta arrivati, le strade colorate, le chiese e i lavatoi vi stupiranno stupirti. La città medievale ha un’atmosfera che immerge i suoi visitatori in un’atmosfera d’altri tempi.

Dopo una breve passeggiata, è il momento di andare a visitare la città. Prendete la strada per Piazza del Duomo e ammirate la splendida Cattedrale di Santa Maria Assunta, famosa per la sua miscela di stile romanico toscano e gotico classico. L’esterno, decorato con marmo bianco, verde e rosso le conferisce un tocco in più. L’interno, ancora più eccezionale, fa sentire minuscolo chiunque la visiti. La sua navata alta 89 metri è una vera meraviglia che da sola giustifica una sosta a Siena.

Duomo di Siena

Lo splendido interno del Duomo – Foto: Shutterstock – fritschk

Ma la visita a Siena non finisce qui. Un’altra meraviglia della città ti aspetta proprio nel cuore della città vecchia. Benvenuti in Piazza del Campo, una delle piazze più belle del mondo. La sua struttura è unica, la pendenza e la sua forma a rotonda danno l’impressione di entrare in un’arena. La presenza del Palazzo Pubblico e della Torre del Mangia accentuano questo effetto, grazie alla loro altezza (la torre raggiunge i 102 metri).

Il termine “arena” non è così casuale, dato che ogni anno la Piazza del Campo è il luogo del Palio, una tradizionale corsa di cavalli in cui ogni contrada (i quartieri storici di Siena) cerca di vincere. Per la gente del posto, questa gara è un evento della massima importanza, degno di una Coppa del Mondo di calcio. La piazza ha un’anima, ed è davvero simbolica per i suoi abitanti.

Siena

A sinistra: il Duomo di Siena | A destra: Piazza del Campo – Crediti fotografici: Shutterstock – Catarina Belova | Eddy Galeotti

Le campane hanno appena suonato dodici volte. È ora di mangiare. Cosa che non vi darà nessun problema, dato che ristoranti molto buoni sono sparsi ovunque. Concedetevi un pasto tipicamente toscano! Questa è anche l’occasione per assaggiare una fiorentina di qualità eccezionale.

Sei vegetariano? Niente panico. Godetevi i pici, la pasta toscana per eccellenza. Accompagnato da un pesto, dove il pecorino romano lascia il posto al pecorino senese, le vostre papille gustative chiederanno il bis.

Tuttavia, per rendere questo pranzo migliore, un po’ di vino è essenziale. Un Chianti, naturalmente. Ma quale scegliere? È impossibile non trovare su ogni menu uno dei vini Chianti della provincia, come il Vino Nobile di Montepulciano. Il cameriere molto probabilmente te lo consiglierà per primo.

Gustoso, vero? Non è una sorpresa però, dato che i vini di questa DOCG sono abituati a vincere concorsi e podi. Con i suoi aromi di prugna, il Vino Nobile di Montepulciano è perfetto per accompagnare i vostri pasti. Se volete saperne di più, il programma del pomeriggio è dedicato a questo!

Siena

A sinistra: una delle tipiche stradine che rendono Siena così affascinante | A destra: la Fiorentina, una tipica carne toscana – Crediti fotografici: Shutterstock – Pao Laroid | Fishermanittiologico

Dopo un’ora di macchina, la città collinare di Montepulciano si erge davanti a voi. Pittoresca e tranquilla, offre un vero momento di relax sulla Strada del Chianti. Prendetevi del tempo per passeggiare e scoprire la Piazza Grande o la chiesa di San Biagio, una delle più belle chiese rinascimentali della provincia.

Ma è arrivato il momento di rivolgere la vostra attenzione al vino. Se il Nobile di Montepulciano è buono, è grazie al suo vitigno principale: il Sangiovese. Se avete l’opportunità di trovarne un po’, provatelo. Ritroverete quel sapore dolce e di prugna ancora più presente che nel vino.

Approfondite la storia della città, recatevi alla fabbrica della famiglia Ercolani, dove Montepulciano vi sarà raccontato da ogni punto di vista.

Montepulciano

A sinistra: il paese di Montepulciano, con vista sul vigneto omonimo | A destra: un grappolo di Sangiovese, il vitigno usato per il Vino Nobile di Montepulciano – Crediti fotografici: Shutterstock – Jarek Pawlak | Stefano Leporini

La visita alla fabbrica, gestita da due fratelli, si svolge esclusivamente sottoterra. Questa è la particolarità della tenuta. Ciò permette di conservare il vino in condizioni ottimali, lontano dal sole e dal calore della Toscana. La sua lavorazione, è supportata da un antico processo, in cui la tecnologia ha un posto molto limitato.

Cantine di Montepulciano

Le botti utilizzate per il Vino Nobile di Montepulciano – Foto: Shutterstock – javarman

Infine, è naturalmente prevista una degustazione. Un ottimo modo per concludere la giornata, con una vista eccezionale sulla Val d’Orcia.

Montalcino, re del Brunello

Giorno 4:

  • Città di partenza: San Gimignano
  • Arrivo: Montepulciano
  • Luoghi da visitare: Abbazia di Sant’Antimo, Cattedrale di Montalcino, la fortezza
  • Tempo consigliato: tra una mezza giornata e una giornata intera

La Val d’Orcia è la nostra prossima destinazione sulla Strada del Chianti, dove ci aspetta un altro Chianti DOCG. Montalcino, riconoscibile da lontano per la sua imponente fortezza. Infatti, la vista dall’alto di queste mura inespugnabili ci offre un panorama del vigneto locale, che è composto interamente di Sangiovese. Sì, il vitigno utilizzato è lo stesso del Vino Nobile di Montepulciano.

Un’altra tappa fondamentale è l’Abbazia cistercense di Sant’Antimo, che merita assolutamente una visita. Questo luogo, fatto di cipressi, colline e olivi, vi invita a immergervi in una Toscana da cartolina. L’abbazia romanica non è da meno, con sublimi affreschi medievali e un’abside stupenda, che permette alla luce di entrare nell’edificio.

Montalcino

A sinistra: l’abbazia di Sant’Antimo | A destra: il borgo medievale di Montalcino – Crediti fotografici: Wikipedia – Dongio | Shutterstock – jvolkova natalia

Anche se il vitigno usato a Montalcino è simile a quello di Montepulciano, il termine Sangiovese probabilmente non sarà mai menzionato. Infatti, a Montalcino si usa il termine Brunello. Quindi come sono distinti i vini?

Prima di tutto, il Brunello di Montalcino è molto più recente. Le prime tracce della denominazione risalgono solo al XIX secolo, mentre Montepulciano era il vino preferito dai re toscani nel XVII secolo. Ma la vera differenza è nel gusto. Infatti, se Montepulciano è composto principalmente da Sangiovese, troviamo anche il Canaiolo nero. D’altra parte, il Brunello di Montalcino è un vino monovarietale, in cui viene usato solo Sangiovese.

Se vi rimane del tempo, visitate una delle cantine locali. Questo vi permetterà di confrontare le tecniche di produzione. Le differenze saranno minime, ma i padroni di casa probabilmente vi diranno che i piccoli dettagli fanno la differenza e vi racconteranno molte leggende sulla storia del Brunello.

Raccolta del Brunello a Montalcino

La vendemmia del Brunello, vitigno presente nel Chianto classico, ma anche nel Brunello Montalcino – Photo credit: Shutterstock – Stefano Buttafoco

Castelnuovo Berardenga, il tocco finale

Giorno 5:

  • Città di partenza: Montalcino
  • Città di arrivo: Firenze
  • Da visitare: Centro storico di Castelnuovo Berardenga, Torre dell’Orologio, Duomo di Firenze, piazze di Firenze, Ponte Vecchio
  • Tempo consigliato: tutto il giorno

Come vola il tempo! È già ora di concludere questo viaggio on the road sulla Strada del Chianti . L’ultima tappa vi porterà a Firenze, per godervi la città di notte. Tuttavia, sarebbe un peccato non fare una sosta finale a Castelnuovo Berardenga per una pausa.

Regalatevi un ultimo pranzo, scegliendo un Chianti per onorare il luogo in cui vi trovate. Fermatevi a fare shopping, comprando qualche ottima bottiglia di vino da portare a casa per voi o i vostri cari. Acquistate direttamente dai vigneti, dove il prezzo è più conveniente. Potreste anche venire accolti dai produttori, per assaggiare le diverse gamme proposte.

Fontana principale di Castelnuovo Berardenga

La piazza principale di Castelnuovo Berardenga – Foto: Shutterstock – Fabio Caironi

Approfittatene anche per fare una passeggiata digestiva, prima di rimettervi in viaggio. Dopo aver visitato la piazza principale, dirigetevi verso un altro luogo d’interesse della città: la Torre dell’Orologio. Era una delle principali protezioni del villaggio durante il Medioevo, in caso di attacco. Un dettaglio importante, considerando che la torre è ancora intatta.

Castelnuovo Berardenga

A sinistra: Torre dell’Orologio | A destra: Cappella di San Felice – Crediti fotografici: Shutterstock – Mongolo1984 | Etienne

È ora di tornare a Firenze, dove vi aspetta un’ultima notte in Toscana. Concedetevi il tempo per visitare la città del giglio e ammirare le sue innumerevoli bellezze. Al tramonto, prendete un aperitivo finale sul Ponte Vecchio, dove con un bicchiere di Chianti in mano, vi aspetta uno spettacolo eccezionale.

Questa è la fine del vostro viaggio toscano sulla Strada del Chianti. Alla scoperta di un vino legato alla storia della sua regione, dei suoi abitanti e delle sue tradizioni.

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